Villa Redaelli

Villa Redaelli

La villa fu costruita in epoca neoclassica dalla famiglia Redaelli sulle ultime propaggini del rilievo che ospitava un tempo il castrum di Barzanò, verso Torricella. Rispetto a Villa Nava, con la quale confina, non occupa quindi la posizione sommitale del colle, ma una zona sopraelevata a metà del declivio. Pur essendo stata parzialmente alterata dalla crescita edilizia circostante e dagli interventi di epoche diverse, conserva ancora oggi in facciata l’originario portico assiale a tre arcate.

Un sacerdote della famiglia proprietaria, Carlo Redaelli, che vi aveva fatto costruire una cappella privata di cui sopravvive oggi solo il campanile neoclassico, cedette la proprietà nel 1825 ai Padri Barnabiti che la usarono come villeggiatura per alcuni decenni. La villa tornò in mani private nella seconda metà dell'Ottocento, quando la famiglia dei conti Tarsis, che aveva acquistato la villa Nava, pensò di annettere alla proprietà anche questa villa riunendo in un solo vasto parco i due giardini e le costruzioni annesse. Le due ville continuarono a far parte di unico complesso anche quando questo passò per acquisto alla famiglia Della Porta.

Fu venduta nel 1943 alla famiglia Aliprandi, ma dopo la guerra subì le più pesanti modifiche fino a diventare residenza frazionata in più nuclei abitativi. Divenne poi proprietà Vismara, quando cominciò ad essere nota come "Villa Giovannina", e negli ultimi anni, ristrutturata è stata trasformata in una residenza condominiale.

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