Canonica di San Salvatore: Origini e Esterno

Canonica di San Salvatore

La chiesa di San Salvatore a Barzanò è uno dei monumenti medievali più suggestivi, non solo del territorio brianteo, ma dell'intera Lombardia.

Non ne conosciamo l’epoca di fondazione, ma la posizione sopraelevata che domina l'intero abitato, le piccole dimensioni e alcune tracce toponomastiche e archeologiche la legano alla presenza del castrum fortificato esistente su questa altura almeno dal X secolo. È dunque probabile che il San Salvatore fosse originariamente una chiesa castrense, ad uso privato del signore e degli abitanti del villaggio arroccato e cinto da mura.

Durante il XII secolo accanto alla chiesa viene istituita una Canonica, una comunità di sacerdoti che prestano servizio sul territorio circostante e che qui alloggiano seguendo l’esempio della vita comunitaria. I canonici gestiscono le funzioni religiose fino alla chiusura dell’edificio voluta dal cardinale Federico Borromeo nel 1610 in favore della nuova e più ampia chiesa parrocchiale di San Vito. Il ricordo e l’importanza di questa istituzione lasciano ancora oggi tracce nella denominazione popolare della piccola chiesa medioevale, conosciuta infatti come la Canonica di San Salvatore.

L’edificio attuale è di dimensioni modeste, con una semplice pianta rettangolare. Le uniche decorazioni della facciata a capanna sono costituite dalle tre monofore superiori e dal grande portale lapideo.

Quest’ultimo risulta leggermente decentrato rispetto alla facciata e alle aperture soprastanti, e questo prova che è stato inserito in un secondo momento rispetto alla costruzione della parete. Le slanciate semicolonne in serizzo ai lati del portale in legno terminano con curiosi capitelli antropomorfi in pietra molera, sopra i quali si innalza un elegante arco bicromo, che incornicia una lunetta con un rovinato affresco a tema mariano. L’arco, realizzato con conci alternati di marmo di Musso e serizzo, è sormontato da un timpano sorretto da due colonnine. Alla sommità del timpano campeggia una testa di ovino, simbolo di Cristo. Il monumentale ingresso fornisce l’unica data certa di tutto il cantiere medievale: un’iscrizione incisa in caratteri gotici che corre lungo la cornice superiore dell’arco, ci restituisce infatti il nome del lapicida, Serin Petrus, e l’anno di esecuzione, il 1231.

La data di realizzazione del portale ci indica probabilmente l’anno di chiusura dei lavori; partendo da qui, cerchiamo di ricostruire a ritroso la storia della Canonica osservando l’interno.

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