Villa Nava della Porta

Villa Nava della Porta

La villa sorge sulla zona anticamente occupata dal Castello medioevale di Barzanò. Si tratta di un edificio di stampo settecentesco che mantiene in gran parte il suo aspetto originario e si affaccia su un ampio parco digradante verso l’abitato di Cremella. Sul portale d'ingresso alla villa è ancora oggi visibile lo stemma dell’antica famiglia Nava, presente a Barzanò fin dal XV secolo; a questi proprietari succedette la famiglia Tarsis nell’Ottocento e in seguito quella dei Della Porta.

L’ingresso permette l’accesso ad un cortile interno, chiuso su tre lati dalla villa, che ha un classico impianto a U, e sul lato sud da un alto muro di cinta che ospita una monumentale statua.

Lo stile architettonico di questa corte privata e intima della villa è impostato sulla sobrietà e sulla simmetria neoclassica: ad ingentilire i prospetti vi è solo un elegante porticato con colonne in serizzo e archi ribassati in corrispondenza dell’ala centrale.

La facciata principale, invece, si affaccia direttamente sul parco ed ha un aspetto più monumentale, nonostante sia caratterizzata dalla stessa semplicità di forme e decorazioni del prospetti interni: la disposizione rigorosa delle finestre, incorniciate da una sobria modanatura in pietra molera, è interrotta unicamente, nella porzione centrale, da un balconcino al primo piano e da una scalinata con due rampe simmetriche al piano terra. Annessi alla villa ci sono altri ambienti come la limonera, disposta lungo il lato ovest della villa e aggiunta nell’Ottocento dalla famiglia Tarsis, e i rustici dove venivano riparate carrozze e cavalli.

Il parco, Esteso sul declivio verso nord-ovest, fu progettato secondo il gusto dei parchi all’inglese e ospita importanti esemplari di piante secolari e un laghetto abitato da uccelli acquatici.

All’interno del parco sorge anche una imponente torre quadrangolare, unica testimonianza ancora visibile del castello di Barzanò. L’imponenza e la semplicità della tecnica costruttiva e le dimensioni dell’impianto, simili a quelle della torre superstite del castello di Cernusco Lombardone, lasciano ipotizzare una funzione militare di avvistamento, probabilmente in contatto visivo con la prospiciente fortificazione di Cremella.

Della torre, conservata in gran parte dell’elevato, oggi rimangono solo le pareti perimetrali perché le solette interne e le scale di accesso ai diversi piani, costruiti in legno, si sono degradati con il passare dei secoli.

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